L’opera, ispirata ad una foto di Genova nel 1800, è stata dipinta dalla pittrice Matilde Bianchi, apprezzata acquarellista genovese di interni ed esterni.
Il trompe l’oeil genere pittorico che crea nello spettatore una illusione ottica tridimensionale su una superficie bidimensionale, rappresenta una veduta di Genova dalla Spianata di Castelletto in una mattina di primavera.

La terrazza immaginaria accoglie l’utenza nell'atrio attiguo all’Aula Multimediale della Sede di Castelletto: i chiari di luce in crescendo temporale del dipinto, simboleggiano il percorso di chi accede in struttura sanitaria, richiamando l’accoglienza alla persona, base e fondamento storico dell’Ospedale Evangelico Internazionale, rivelando attenzione al percorso di umanizzazione delle cure. L’idea si estenderà presto anche ad altri spazi come le sale di attesa ed i corridoi di accesso alle aree interventistiche.
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